Ingrid Hora: "Umlauf". 02.07.2014 - 29.08.2014

Ingrid Hora, con questa mostra, propone uno sguardo sulla sua opera interdisciplinare e trasversale, composta da sculture, video, disegni e performance incentrati sui temi di circolazione, comunicazione, collettività e interazione.
 
"Umlauf": un'interpretazione variegata e complessa
Il termine “Umlauf” indica una rotazione completa, la rivoluzione di un corpo celeste, ma anche movimento e circolazione. Con l’opera “Festverwurzelt” della serie “Functional Escape”, l’artista mette in mostra oggetti che richiedono all’utente un comportamento fisico insolito: protesi allunganti di braccia e gambe in legno impediscono i movimenti, rendendo impossibile l’avanzamento.
 
Dell’esposizione fa parte anche “Palindrome”, un oggetto di uso quotidiano proposto in sequenza e disposto in cerchio. I visitatori non possono interagire con esso singolarmente: per spostarlo, è necessario un gruppo di persone che agisca congiuntamente, senza uno scambio verbale, lasciandosi guidare dalle sensazioni fisiche. Vengono così testate e sperimentate le modalità con cui gli individui si accettano reciprocamente e come il livello di comunicazione non verbale determini le decisioni.
 
Il sogno di un'utopia galleggiante

Affascinano anche gli oggetti dell'Isola delle Rose. L'Isola delle Rose fu una piattaforma artificiale di 400 m² che sorgeva nel mare Adriatico a 11 km al largo delle coste dell'allora provincia di Forlì. Costruita dall'ingegnere bolognese Giorgio Rosa, nel 1968 l'Isola autoproclamò lo status di Stato indipendente. Occupata dalle forze di polizia nello stesso anno e sottoposta a blocco navale, l'Isola delle Rose fu demolita nel 1969.
 
In discussione: la normalità
Attualmente, Ingrid Hora si occupa di gruppi e della loro condotta collettiva, risalendo a uno specifico contesto storico-geografico e testando la fragilità che incombe su un insieme di persone. Come reagiscono gli individui alle norme? Cosa succede se alcune di esse vengono meno o subiscono un drastico cambiamento? Ingrid Hora mette in discussione la normalità, considerandola solo una delle molte alternative possibili. Le persone si circondano di muri per creare chiarezza e delimitazioni: l’artista svela ciò che accade dietro queste barriere, dove si celano comportamenti ossessivi, desideri e fantasie.