Raiffeisen Valori dal cuore 2019

Le nomine
Progetti O-Z

ÖBPB / Azienda Pubblica di servizi alla persona “Santo Spirito”
Struttura residenziale diurna per persone affette da demenza

Concetto assistenziale della struttura residenziale diurna «Hartmannsheim» per persone affette da demenza. La demenza è una malattia cronica che si manifesta con deficit delle capacità cognitive, emotive e sociali, che hanno ripercussioni sulle relazioni interpersonali e in ambito professionale. Le funzioni colpite principalmente sono la memoria a breve termine, le facoltà intellettive, il linguaggio, l’attività motoria e la personalità.

In Europa, circa 10 milioni di persone sono colpite da una forma di demenza; in Italia si contano circa 900.000 malati ogni anno, di cui circa 12.000 in Alto Adige, con una tendenza in aumento. Alla luce di questi numeri, in futuro, la demenza sarà una delle principali sfide in ambito assistenziale; numerosi studi confermano l’importanza dell’accompagnamento psico-sociale in un contesto protetto, al fine di fornire sostegno alle persone colpite e ai familiari, ma anche di un’assistenza mirata in specifiche strutture residenziali diurne, che consenta di ridurre i problemi comportamentali e i momenti di stress per i malati e le persone di riferimento.

Questi fatti rafforzano il nostro convincimento di essere sulla strada giusta. Nel Hartmannsheim, una delle strutture gestite dall’Azienda Pubblica di servizi alla persona «Santo Spirito», un team multiculturale assiste fino a 8 persone. L’offerta è rivolta a persone che, per condurre una vita dignitosa, necessitano di un «accompagnamento» individuale e professionale, di un ambiente adeguato e di un contesto sociale, garantendo loro assistenza medica di base, offerte per l’organizzazione della giornata, pasti e svariate possibilità di svago e riposo. 

ÖBPB / Azienda Pubblica di servizi alla persona “Santo Spirito” 
Iniziativa dell’Azienda Pubblica di servizi alla persona “Santo Spirito”

L’Azienda Pubblica di servizi alla persona “Santo Spirito” ha organizzato una serie di iniziative rivolte a tutti i cittadini che vertono su svariati temi, il cui obiettivo è fornire supporto per la gestione delle persone coinvolte.

A febbraio 2019 ha preso il via il primo ciclo di conferenze sulla demenza, un tema molto sentito nella nostra società, essendo una patologia che colpisce annualmente circa 10 milioni di persone in tutto il mondo; solo in Alto Adige si registrano 10-12.000 casi l’anno, interessando un ultraottantenne su tre. La relatrice Benedikta Fischnaller, che vanta una pluriennale esperienza in veste di responsabile reparto presso l’Azienda Pubblica di servizi in un ambito dove vivono persone colpite dalla demenza, ha incentrato il suo intervento sui seguenti punti:

-conoscenze di base nella gestione di persone colpite da demenza

-riconoscimento precoce della malattia

-possibilità di assistenza alle persone colpite e ai soggetti con comportamenti particolarmente critici

ÖBPB / Azienda Pubblica di servizi alla persona “Santo Spirito”
Collaborazione con le associazioni

Tra l’Azienda Pubblica di servizi alla persona e le associazioni di Chiusa e dintorni si è instaurata una proficua collaborazione continuativa. Dato il forte interesse nei confronti della residenza per anziani e alla luce del fatto che le proposte ricreative si concentravano negli ultimi due mesi dell’anno, si è ritenuto opportuna l’elaborazione di un piano annuale. Talvolta gli anziani vengono invitati a manifestazioni esterne, in altre occasione gli eventi vengono organizzati internamente alla struttura.

Di seguito alcuni esempi.

-Vigili del Fuoco Volontari: prelevano gli anziani con i propri mezzi e li accompagnano alle feste cittadine o alla visita del loro magazzino attrezzi

-Associazione teatrale: le prove generali si tengono nei locali della residenza, mentre gli anziani vengono invitati alle «prime» che si svolgono all’esterno

-I bambini dell’ELKI arrivano con il tipico carretto a mano usato dai contadini: preparano i mazzetti con i rami d’ulivo, raccontano fiabe, si presentano; anche i membri della compagnia teatrale locale vengono a visitare gli anziani e ogni incontro è un momento di gioia

-Carabinieri: si presentano in uniforme e distribuiscono i tradizionali sacchettini di San Nicolò

-Schützen: in occasione delle festività, vengono a farsi ammirare in costume e raccontano le loro storie preferite, tra cui quella di Andreas Hofer

-Coro maschile: viene a fare le prove nella residenza

-Squadra di calcio: gli anziani vengono invitati alle partite o i calciatori si recano in casa di riposo per scambiare due chiacchiere con loro

A Bressanone sono in corso altre iniziative per la realizzazione di progetti analoghi.

oew – Organizzazione per Un mondo solidale
100% fair play, il calcio unisce

In quale angolo del mondo ci si trovi, il gioco della palla unisce sempre le persone. Proprio su questo elemento dalla forza dirompente si basa l’iniziativa di oew «100% fairplay». Nel 2018 sono stati organizzati numerosi eventi, ispirati ai Mondiali di calcio, che hanno consentito uno scambio informale tra persone appartenenti a fasce d’età e nazionalità diverse, per mezzo dello sport. Il comitato interculturale (composto da volontari locali e non, con o senza passato migratorio) ha organizzato questo appuntamento sotto forma di evento sportivo articolato in diversi tornei, confermando che il calcio ha la capacità di unire le persone.

1. Primo incontro durante la «PARTITA PRELIMINARE»: public viewing nel cortile della Casa della Solidarietà a Bressanone, durante il quale gli ospiti della struttura hanno tifato alle partite del campionato insieme ai locali e agli utenti delle altre strutture d’accoglienza brissinesi.

2. Momenti d’incontro informali durante il «WARM UP»: nei mesi estivi, oew ha invitato principianti e professionisti a partite amichevoli settimanali sul campo sportivo Campill nei pressi di Millan.

3. Elementi di «unione» durante il «FIELDWORK»: nell’ambito del concorso fotografico #letsplayworldwide di oew, sono stati raccolti 15 motivi calcistici di dieci Paesi diversi.

4. Fase di «team building» nello «STADIO»: un centinaio di partecipanti di ogni fascia d’età, abilità sportiva, condizione fisica, cultura e lingua, si è dato appuntamento per questo torneo di calcio sui generis, che si è tenuto nel campo sportivo Campill. La composizione delle squadre è stata decisa tramite sorteggio; il fischio «digitale» d’inizio delle partite è stato dato da Hannes Fink, capitano dell’FC Südtirol.

 

5. Momento di riflessione in  «CABINA»: a dicembre è stata organizzata una sorta di «conflict kitchen», con tavole rotonde interattive alla presenza di esperti del calcio, per discutere sulla sua forza quale elemento di unione e di divisione.

oew - Organizzazione per Un mondo solidale
RepairCafe, riparare anziché cestinare        

Nel 2017, traendo ispirazione dall’idea di alcuni volontari motivati, è stato inaugurato a Bressanone il primo RepairCafe promosso da oew. L’idea è molto semplice: le persone s’incontrano per riparare insieme gli oggetti d’uso quotidiano coadiuvati da alcuni esperti. Da allora, l’appuntamento si ripete con cadenza mensile: numerosi «tecnici» dell’età più disparata hanno aderito a questa iniziativa, mettendo a disposizione le proprie capacità e facendo così del RepairCafe un punto di ritrovo sempre più frequentato dai brissinesi. Una sedia rotta, lo schermo del PC frantumato, un buco nel pullover: sono questi alcuni esempi di oggetti con cui si presentano gli avventori ogni secondo giovedì del mese, per cercare di ripararli insieme agli esperti, che mettono gratuitamente a disposizione i propri servizi. L’idea consiste nell’individuare insieme un processo di apprendimento, che consenta in un secondo momento la riparazione in autonomia. Mediamente, nel corso di ogni serata vengono ripristinati circa 25 oggetti.

 

Durante queste giornate prende sempre vita un fitto scambio tra esperti, durante il quale nascono nuove interazioni e vengono motivate le persone; anche amici e conoscenti sono invitati a offrire il proprio contributo. I frequentatori del RepairCafe non mostrano interesse solo per la riparazione del loro oggetto, ma spesso si intrattengono in appassionanti colloqui, sia con gli esperti sia con gli altri utenti, che ruotano intorno alle problematiche ambientali alla base di tale concetto: rifiuti, risorse e società «usa e getta».

Otelo Bressanone. Laboratorio tecnologico aperto
Otelo. Laboratorio tecnologico aperto 

Da un anno e mezzo, Bressanone ospita il primo Otelo dell’Alto Adige, un laboratorio tecnologico aperto in cui è le associazioni possono realizzare liberamente le proprie idee. I locali messi a disposizione gratuitamente possono essere adibiti ad attività creative che spaziano nei diversi ambiti, dalla tecnologia ai media, fino alla cultura, al sociale e all’arte.

 

Otelo offre il contesto perfetto per attività sia ricreative che professionali, per iniziative formative e culturali, ma anche spirituali, filosofiche, artigianali e artistiche, senza porre limite ai temi affrontati. L’unico requisito è l’assenza di uno scopo commerciale: per questo, in base alla filosofia di Otelo, non devono scaturire prodotti che possono essere rivenduti. L’obiettivo è esclusivamente quello di creare le condizioni affinché chiunque, di qualunque età, possa ottenere supporto e assistenza nello sviluppo e nella realizzazione delle proprie idee a Millan, Bressanone e dintorni.

Pumuckl Second Hand – ELKI
Pumuckl Second Hand

Già da 16 anni, il second hand shop Pumuckl di Via Fienili rappresenta un particolare luogo d’incontro e shopping. Questo mercatino di seconda mano è nato per offrire una risposta ad alcune madri, attive all’interno dell’ELKI, che non intendevano gettare via vestiti usati ma in buono stato, così come attrezzature sportive e altri oggetti, bensì rivenderli a prezzi equi. Molti di questi beni, una volta portati o utilizzati da un bambino, sono ancora in ottime condizioni e quindi è ragionevole, sia dal punto di vista economico che ecologico, cercare di riutilizzarli il più a lungo possibile.

Alla luce dell’eccessivo consumo di plastica e del fatto che molti produttori di abbigliamento e giocattoli spesso non si attengono agli standard occidentali in materia ambientale e di norme del lavoro, questa forma di riciclaggio va a beneficio di tutti noi. Tra l’altro, se un bene è già presente in loco, si riducono sensibilmente le vie di trasporto.

 

Questo punto vendita all’interno del nostro ELKI è preso ad esempio da altri mercatini in tutto l’Alto Adige, che spesso inviano i loro rappresentanti per capire come sia possibile avere a disposizione così tanta merce. Il second hand shop non è frequentato solo per la compravendita: per molti genitori rappresenta un punto d’incontro nel centro di Bressanone e un luogo dove far giocare i bambini, ed è molto frequentato anche dai «nuovi» altoatesini.

Südtiroler Kinderdorf Soc. Coop. Onlus
Incontri tra genitori separati e figli

«Sono vostro figlio! Aiutatemi a mantenere i contatti con il genitore con cui non convivo stabilmente» Questo tipo d’incontri, che rientra nell’attività familiare mobile del Südtiroler Kinderdorf, è finalizzato al mantenimento dei contatti tra bambini e genitori non conviventi o altre figure importanti, ma si rivolge anche ai minori ospitati negli istituti e nelle strutture socio-pedagogiche, per favorire i rapporti con i genitori biologici e le altre persone di riferimento. La separazione rappresenta sempre un momento critico per tutti i membri di una famiglia. Spesso, a causa delle tensioni e dei conflitti che regnano tra loro, i genitori faticano a individuare regole condivise per disciplinare i contatti con i figli non conviventi.

Tuttavia, è estremamente importante che i minori possano mantenere un rapporto continuativo con la madre e il padre, ma anche con altre importanti figure di riferimento, in ambiti adatti alla loro età, così da elaborare al meglio la separazione dei genitori. Questo tipo di incontri si tiene due volte al mese tra le 11 e le 17 presso il Südtiroler Kinderdorf. I locali possono essere utilizzati da più famiglie contemporaneamente.    

Theaterpädagogisches Zentrum Brixen / Centro teatrale pedagogico Bressanone
Festival teatrale internazionale per bambini Hollawind

Otto gruppi teatrali per bambini, provenienti da tutto il mondo, si danno appuntamento a Bressanone. Ragazzi africani, israeliani, inglesi e russi s’incontrano nella città vescovile con quelli del Centro teatrale pedagogico per esibirsi nei loro spettacoli, ma anche per frequentarsi al di fuori del palcoscenico: in occasione di workshop e iniziative sulla strada, in un contesto che ruota intorno allo scambio reciproco al di là delle differenze culturali e delle barriere linguistiche, per abbattere insicurezze, pregiudizi e paure.

Il Festival teatrale internazionale per bambini HOLLAWIND, giunto ormai all’ottava edizione, che quest’anno si tiene dall’8 al 12 maggio, è ideato per gli artisti «in erba» tra i 10 e i 14 anni. Elemento fondante di questa kermesse è la partecipazione dei bambini del TPZ, coinvolti attivamente nella pianificazione degli eventi e nello sviluppo di un programma di attività collaterali, volto a rendere indimenticabile il soggiorno brissinese dei loro ospiti.

A conclusione del festival, il gruppo di teatro per bambini PIANO Theatre di Novgorod, Russia, si tratterrà per altri 10 giorni a Bressanone, allo scopo di sensibilizzare le scolaresche su una particolare iniziativa: poiché i suoi membri fanno parte di una scuola per minori audiolesi, con i suoi show raccoglie fondi destinati al finanziamento di tale ente. A tale scopo vengono organizzati spettacoli in scuole, associazioni e altre istituzioni; il pomeriggio, invece, i ragazzi russi s’incontrano con quelli del TPZ e insieme allestiscono un workshop intensivo di pantomima per pedagogisti.

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