Trasformazione digitale: “il cambiamento ha inizio nella testa”
Raiffeisen a confronto con il futuro

Bressanone, 09.05.2018. La Cassa Raiffeisen della Valle Isarco ha dedicato la giornata odierna a un evento interamente incentrato sulla “trasformazione digitale”. Circa 70 dipendenti e 100 clienti hanno potuto raccogliere importanti spunti dagli esperti sulle opportunità e le sfide offerte dalla trasformazione digitale, soffermandosi a parlare con loro sull’impatto che tale cambiamento ha sulle persone, l’economia e la società.

 

“Academy day” per i dipendenti Raiffeisen: partecipare attivamente alla trasformazione

Durante un workshop pomeridiano, il personale della Cassa Raiffeisen si è confrontato con l’esperto di strategie sostenibili sulla digitalizzazione Klemens Skibicki e la specialista di economia dei media Viviane Wilde, su alcune questioni che interessano la trasformazione digitale in azienda. La domanda principale che si è posto il team Raiffeisen è la misura in cui tali cambiamenti possano incidere sulla banca e, con questa premessa, le modalità di partecipazione attiva. Poiché con il passare del tempo le conoscenze acquisite vengono superate, diventando quindi un ostacolo, nella cultura imprenditoriale deve essere integrato un nuovo modo di pensare. Secondo il team, anche l’approccio con il cliente andrebbe riconsiderato e strutturato diversamente.

 

“Interazione di modelli commerciali e persone”

Nella manifestazione serale dedicata ai clienti Raiffeisen, gli esperti Klemens Skibicki e Martin Tauber, managing partner dell’agenzia brissinese Marketing Factory, hanno consentito agli imprenditori e ai loro dipendenti di gettare uno sguardo al futuro delle imprese trasformate digitalmente. Secondo Klemens Skibicki, questa “rivoluzione” va ben oltre il web 2.0 e non interessa solo la comunicazione con i clienti, ma tutti i processi interni ed esterni, il modello d’impresa e le persone che operano all’interno e intorno all’azienda. Skibicki sostiene che per le generazioni più giovani, concetti quali online e offline, virtuale e reale non sono dimensioni separate bensì un universo unico, che impone alle aziende un costante adeguamento. Inoltre, secondo il professore, attraverso la trasformazione digitale verrebbero meno le gerarchie abituali: tale cambiamento strutturale rappresenterebbe pertanto una grande sfida sia per il management che per il team aziendale.

 

“Impossibile rinunciare al marketing digitale”

Martin Tauber ha quindi fatto luce sull’influenza che ha avuto negli ultimi anni il marketing digitale nella quotidianità, confrontandolo con quello classico e soffermandosi in particolare sugli sviluppi e l’influenza di alcuni big player come Google, Facebook e Amazon, che hanno rivoluzionato questo settore dalle fondamenta. In conclusione del suo intervento, sulla base di alcuni esempi pratici, ha illustrato l’ottimizzazione dei motori di ricerca per i canali marketing, la pubblicità su tali strumenti e i social media.

Nell’ultima parte della serata condotta dalla moderatrice Viviane Wilde, gli esperti hanno concordato che i cambiamenti delle condizioni generali, dovuti alla nuova economia di rete, richiedono un modo di pensare radicalmente diverso da parte delle imprese. La trasformazione digitale, infatti, sarebbe più una questione di impostazione mentale che di tecnologia: solo chi sa adattarsi a questo nuovo approccio, riuscendo a inglobarlo nella filosofia della propria impresa e organizzazione, sarà attrezzato per le sfide del futuro.