Dagli inizi fino al XXI secolo

Cenni di storia
La Cassa Rurale di Salorno può vantare una storia di successo. È stata fondata il 2 febbraio 1890, in occasione della festa della candelora. 29 cittadini di Salorno si riunirono quel giorno per dare vita alla “Cassa Mutua di Risparmio e Prestiti per Salorno”. Dei 29 soci fondatori sette erano cittadini di lingua italiana. Il 20 aprile 1890 si diede il via al servizio con la clientela. L’attività di sportello si svolgeva, in locali propri, ogni domenica pomeriggio dalle ore 13 fino alle 15.

Superate le guerre mondiali
Nonostante le difficoltà durante la prima guerra mondiale e le gravi carenze fra le due grandi guerre la Cassa Rurale riuscì a rimanere a galla e superare le difficoltà di quegli anni per poi
dare vita ad un deciso sviluppo nel dopoguerra.

Festeggiati i 125 anni

Nel 1990 la Cassa celebrò i suoi 100 anni con una grande festa sotto il tendone.

Piú sobri furono invece i festeggiamenti nel 2015 quando la banca tagliò il traguardo dei suoi 125 anni. Il 2 febbraio venne organizzato in tutti gli sportelli un piccolo rinfresco per brindare all’anniversario. Anche durante l’assemblea del 29 aprile 2015 si scelse di evitare grandi festeggiamenti. Si decise invece di destinare 100.000 Euro a un fondo di solidarietà. Questa proposta del Consiglio di amministrazione venne accolta con grande favore dai circa 400 soci presenti. Il fondo ha lo scopo di portare aiuto, in modo rapido e poco burocratico,  a soci e clienti che si trovano in una situazione di grave difficoltà a causa di catastrofi naturali, malattie o decesso.

I dati principali riferiti a fine 2014 che sono stati presentati durante l’assemblea 2015 furono:

 

Raccolta complessiva:   314 milioni di Euro

Crediti a clienti:            214 milioni di Euro

Capitale proprio:            55 milioni di Euro

Numero dei Soci:          2.010

        

A confronto questi i dati nell’anno 1990:

 

Raccolta complessiva:    74 milioni di Euro

Crediti a clienti:             20 milioni di Euro

Capitale proprio:              6 milioni di Euro

Numero dei soci:            615

 

Lo sviluppo recente della Cassa

Dai numeri si capisce il grosso sviluppo della banca. A questo ha contributo il presidente Werner Pardatscher in misura determinante. E’ stato per ben 35 al servizio della Cassa Rurale svolgendo dapprima le funzioni di dirigente, poi attivo come membro del Consiglio di amministrazione e successivamente dal 1990 al 2011 presidente della nostra banca. Il presidente Michele Tessadri gli è subentrato nel maggio 2011. Durante l’assemblea di fine aprile 2016 c’è stato un avvicendamento al vertice del Collegio dei sindaci. Il presidente Walter Dallemulle ha consegnato dopo 21 anni il timone a Fulvio Morandini.

Gli immobili
Con il tempo aumentarono i clienti, il carico di lavoro ed i dipendenti, così da richiedere nuovi e più ampi locali per lo svolgimento delle operazioni. Negli anni 1973 e 1974 avvenne una prima ampia costruzione a Salorno. Il 15 luglio 1975 il presidente Silvius Magnago inaugurò i nuovi locali in via Trento, ove tuttora è ospitata la sede della Cassa. Un primo ampliamento venne fatto negli anni 1988 e 1989. Fece seguito un intervento di maggiore portata durante l’anno 1996. Nel 2007 lo sportello di Salorno é stato rinnovato per adeguarlo alle esigenze attuali.

Tutti gli immobili sono di proprietà della Cassa Rurale. 

Magrè e Cortaccia
L’attività di sportello iniziò a Magrè il 4 agosto 1971. Nel 1983 e 1984 si svolsero i preparativi per la nuova filiale, che venne inaugurata il giorno 8 giugno 1986. Dopo Magrè seguì Cortaccia. La filiale aprì nel maggio 1973. Il 25 settembre 1989 si diede avvio all’attività nella nuova sede, ove tuttora si trova la filiale. 20 anni dopo è stato effettuato un importante ammodernamento per adeguare gli uffici alle recenti esigenze ed aspettative di soci e clienti.

Laghetti ed Egna
Il 1° aprile 1986 non è da archiviare come scherzo da pesce d’aprile, ma bensì come data d’apertura della filiale di Laghetti. Il giorno di San Floriano, il 4 maggio 1987, se ne festeggiò l’inaugurazione. Poi fu la volta di Egna. La relativa autorizzazione per l’apertura di una filiale era stata già da tempo richiesta ed ottenuta dalla Banca d’Italia. Anche in questo caso i vertici della Cassa dimostrarono molta lungimiranza. Nel aprile 1993, in largo Cesare Battisti, aprì la filiale di Egna. Il 5 febbraio 2001 avvenne il trasferimento in piazza Franz Bonatti, tuttora sede della filiale.

I protagonisti

Parecchie persone hanno segnato le sorti della Cassa Rurale. Ne citiamo alcune.

August Orion: 40  anni di Cassa Rurale

È nato il 4 aprile 1912 a Salorno. Nel 1950 entrò come impiegato in Cassa Rurale e poi fino al 1975 ne ricoprì la carica di direttore. Dopo il suo pensionamento nel 1975 rimase ancora per 15 anni presidente della banca. Per i suoi meriti venne nominato presidente onorario della Cassa Rurale di Salorno. Morì nel maggio 2012 poche settimane dopo il suo 100° compleanno.

Dott. Max von Gelmini zu Kreuzhof: Primo Presidente
Avvocato, il dott. Max von Gelmini fu uno dei principali promotori per la fondazione della Cassa Rurale. Possedeva e gestiva una estesa proprietà agricola. Rimase presidente dal 1890 fino al 1904, successivamente fino al 1927 nel collegio sindacale. Morì nel 1938 all’età di 73 anni.

Bernhard Orion e Josef Pomarolli insieme al timone:
Bernhard Orion nacque il 25 ottobre 1866 a Salorno. Nel gennaio 1894 divenne socio della “giovane” Cassa Rurale di Salorno. Il 6 maggio dello stesso anno venne eletto nel consiglio di amministrazione. Bernhard Orion rimase tutta la sua vita fino alla morte nell’anno 1960 funzionario e contabile della Cassa. Josef Pomarolli, nato nel 1892, fu allievo e amico di Orion. Rimase come direttore alla guida della Cassa dal 1918 al 1950. Fino all’anno 1974 esercitò le funzioni di presidente. Morì il 12 febbraio 1975.

Cav. Beniamino Bassetti "salvatore della patria"
Ingegnere specializzato in opere di bonifica e originario di Cavedine (Trentino), fu presidente dal 1937 al 1943, anni irti di difficoltá. Grazie alla sua abilitá e perseveranza ottenne benessere e prestigio. Verso la fine degli anni trenta, mise a disposizione della Cassa 70.000 Lire dal suo patrimonio. La banca riuscí in questo modo a superare la grave crisi finanziaria.