Tre esperti e tre imprenditori hanno offerto una visione estremamente differenziata del tema della sostenibilità durante la serata, alla quale le Casse Raiffeisen dell'Alto Adige hanno invitato le loro aziende clienti da tutta la provincia. “Noi banche stiamo facendo tutto il possibile per accompagnare con competenza i nostri clienti nel processo di trasformazione”, ha sottolineato Ulrike Nicolussi-Leck, responsabile per la sostenibilità presso la Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige. Perché un'azienda dovrebbe occuparsi di questo tema? “Parliamo di un vantaggio competitivo a lungo termine, miglioramento della reputazione e quindi rafforzamento del marchio del datore di lavoro, riduzione dei costi grazie a processi snelli e aumento della resilienza all'interno dell'azienda”.
Thomas Egger del Klima Club Südtirol ha offerto una visione drammatica sul nostro mondo in cambiamento con estratti dello spettacolo” “Heiß, Heißer, Klima Show”, che ha entusiasmato l'Alto Adige lo scorso anno. Egger ha messo il dito su diverse piaghe: “Se in Alto Adige vogliamo raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi entro il 2040 - ovvero la neutralità climatica - dobbiamo affrontare la questione da più punti di vista. Solo in Alto Adige 80.000 impianti di riscaldamento funzionano con combustibili fossili. Ciò significa che, per rispettare i tempi, dobbiamo convertirne 5.000 all'anno.” Ha mostrato come il tasso di rinnovamento debba essere mantenuto alto, ha promosso l'energia idroelettrica, eolica e l'agrivoltaico, fornendo una panoramica del compito erculeo che ci attende fino al 2040.
Nella sua presentazione “Comunicare la sostenibilità in modo credibile”, il consulente aziendale Thomas Pohl del Fischer Consulting Group ha mostrato agli oltre 100 imprenditori presenti che la via da seguire nella comunicazione dovrebbe utilizzare il potere della narrazione. “Dobbiamo rendere la sostenibilità tangibile e creare un legame emotivo, mantenendo sempre la trasparenza e un dialogo onesto.”
Tre diverse personalità imprenditoriali, che hanno scelto approcci sostenibili nei rispettivi settori molto diversi, hanno poi preso il testimone del dialogo di questa sera al Castel Mareccio.
Roland Ploner dell’impresa edile Ploner Expert ha mostrato la complessità del riciclaggio nel settore edilizio e le sfide che ci attendono in futuro con le case energetiche di oggi: “La parte più difficile nel riciclaggio è la differenziazione per tipo, ma solo questo permette una gestione sostenibile”.
L'imprenditrice Maria Schwienbacher, della falegnameria Schwienbacher, ha presentato il suo nuovo ramo di attività Die Aufmöbler, che consente di modernizzare gli arredi riducendo i rifiuti di oltre il 40%: vengono rinnovate, ad esempio, solo le ante della cucina, ma gli interni restano invariati. “Diamo agli arredi una seconda vita, prolungando così il ciclo di vita dei mobili. La riduzione dei rifiuti e il risparmio sui costi portano quindi alla sostenibilità”.
Un esempio di coerenza per un hotel è Das Gerstl in Val Venosta. Lukas Gerstl ha presentato il suo principio r30: “Diamo una ‘garanzia Dr hoam’, poiché tutti i nostri prodotti in cucina provengono da un raggio di 30 chilometri”. Un compito immane, con le contadine che in autunno vengono, ad esempio, in albergo in autunno per trasformare 25.000 kg di frutta in succhi e marmellate. L'albergatore ha anche presentato il Gerstl Generation Code, con il quale l'azienda si assume una forte responsabilità sociale. “Per noi le persone sono al centro della scena, sia gli ospiti che i dipendenti”.
La serata al Castel Mareccio, alla quale le 39 Casse Raiffeisen e la Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige hanno invitato clienti selezionati, si è conclusa con un aperitivo, che ha offerto l'opportunità di scambiarsi opinioni sui numerosi spunti emersi.